Sentendo la notizia dello stranissimo attentato a Trump, la prima frase che mi viene in bocca, un po’ come a tutti è: “ma che sta succedendo?”.
Forse perché sento dire ogni giorno che stiamo vivendo un’epoca tremenda.
Poi siccome sono affetto dalla malattia incurabile della verifica dei luoghi comuni, inizio a farmi qualche domanda, tipo: ma stavamo veramente così bene “una volta”?
Allora torno indietro con i ricordi. Le guerre? Ho vissuto le cronache della lunghissima guerra Usa-Vietnam, ho vissuto la guerra dell’intero occidente contro l’Irak, guerra che ha cambiato da un giorno all’altro i sentimenti dell’intero mondo arabo verso quello occidentale. Per non parlare di quella dopo, scattata per una informazione falsa. Delle varie guerre in Palestina- Israele, inutile parlarne, chi se le ricorda tutte?
La sicurezza? Di che? Dopo quello che abbiamo visto noi nei tempi in cui accendevi la televisione e ti dicevi, ok, vediamo oggi le BR chi hanno ammazzato? Stessi tempi in cui la mafia non si limitava a qualche regolamento di conti con un singolo ma faceva intere stragi, i conti li regolava con i magistrati, facendoli fuori.
Le forze dell’ordine violente? Ma che ne sapete voi? Le manganellate che abbiamo preso, gli idranti addosso che ti spezzavano, a volte ci sparavano anche contro. Eppure non forzavamo mai gli ingressi non permessi, non eravamo mai noi ad attaccare la polizia, semplicemente sfilavamo e a volte andavamo semplicemente ad ascoltare musica e a volte di quelle volte ci sparavano addosso. Oggi si meravigliano che il Ministro degli interni lo chiamavamo Kossiga con le ss, come bene potete capire. Quello che diede ordine di punire il mio liceo in quanto ritenuto sovversivo. 1100 bocciati su 1100.
Si aveva paura ad andare in giro, si aveva paura ad entrare in una banca e allora bisognava entrarci, perché ognuno di noi almeno una volta aveva assistito a una rapina.
Ricordo che portavamo i borselli in quell’epoca, ci mettevamo dentro tutto. Non posso ricordare quanti me ne hanno rubati. Strappandoli dalla spalla, davanti a me mentre prendevo il caffè e anche dal sedile della macchina mentre viaggiavo. E i furti in casa non esistevano? Ma se bisognava uscire a turni e non lasciare mai le case da sole.
Poi senti: eh sì però stavamo bene. Scusate in che senso? Noi giovani e giovanissimi, è vero stavamo bene e ci divertivamo con poco, ma non avevamo assolutamente niente, zero. E non c’erano differenze. La mia scuola era fatta di poveri e ricchi e i figli dei ricchi non avevano niente come noi.
Ora, avete presente quanto consuma e quanto spreca un giovanissimo oggi? Vestiti firmati, zaini di lusso, smartphone all’ultimo grido, concerti, cene, pizze, il motorino, la moto o la minimacchina e la macchina a 18 anni, le vacanze da soli, gite scolastiche costosissime. E non sto parlando di famiglie agiate, parlo di famiglie di lavoratori che chiaramente poi non arrivano a fine mese. Poi ci chiediamo perché non si fanno figli.
Scusate il pippone, però volevo dirvelo, e consiglio: depennate tutti quelli che condividono card di dati totalmente falsi che vi vogliono convincere che prima si stava meglio.
Da Fb del 14 Luglio 2024

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