Parlo spesso della disinformazione e le bufale che si pubblicano e discutono sull’operato del governo. Oggi vogliamo parlare dei casi in cui invece le bestialità decretate passano inosservate.
Parlo della patente a punti per le aziende edilizie. Tralascio proprio l’idea assurda del provvedimento che comporta ulteriori costi, ulteriori perdite di tempo senza assicurare alcun beneficio in termini di sicurezza.
Parliamo invece dell’infausto caso in cui ci sia un decesso. In questo caso non si tolgono punti ma si sospende e poi si ritira la patente se è accertata la colpa dell’impresa.
Cioè, chi l’accerta la colpevolezza? I giornali? I sindacati? No, secondo la costituzione, la magistratura. Ovvero dopo anni.
Quindi l’impresa in quel caso che fa? Semplice, chiude, dichiara fallimento, mette in strada un certo numero di operai, lascia in sospeso un’opera a tempo indeterminato. In pratica una marea di danni a terzi.
Mi dicono che questo comma l’abbia chiesto Landini che come al solito fa propaganda politica e se ne fotte altamente dei lavoratori.
Poi se volete, qualche volta possiamo parlare di cosa bisognerebbe cercare di fare, non di certo per azzerare ma quantomeno per limitare gli incidenti.
Non credo che piacerebbe a molti semplici cittadini che spesso sono la causa dei problemi dei cantieri.
Tratto da Fb del 30 Luglio 2024
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