DA CHE PARTE STAI?

RACCOLTA:  SOGNANDO IL FUTURO

Non si può più sentire. Proviamo a sognare più in grande.
Si sente ogni giorno questa frase. Negli ultimi giorni, 4 persone su 5 hanno fatto questa domanda a Calenda.
Sembra non se ne possa uscire, sembra veramente che gli appassionati di politica siano più appassionati di calcio dove in campo le squadre sono due o stai di qua o stai di là.
Non vi rendete conto di quanti danni ha fatto questo sistema? La politica dopo 80 anni di democrazia, 80 anni buttati, sembra ancora divisa fra antifascisti e anticomunisti.
Ora ti chiederai “perché dividi solo in anti?”. Perché non esiste più né fascismo né comunismo, esistono solo gli anti ed è evidente che in mancanza di idee politiche più nuove ed attuali ci si butti sull’anti.
E guardate, il problema non è solo italiano. Guarda in Usa che danno ha fatto il loro bipartitismo che tanto abbiamo amato? Un paese dove prima si è affidato tutto a un uomo decisamente “arrivato”, lo si è riproposto quando non stava nemmeno in piedi e la risposta del popolo sovrano è stata affidarsi a un pazzo conosciuto.
Il paese più avanzato, ma non abbastanza, in questo senso è la Germania. Lì contano più le idee e quando possono metterle assieme, non fanno l’analisi del DNA, si uniscono e governano. È un modello? No, non lo è, è roba vecchia anche quella.
Allora proviamo a sognare, come potrebbe essere un paese moderno?
Proviamo intanto a dividere l’Esecutivo dal Parlamento. Per quanto riguarda quest’ultimo diciamo subito che la proposta del Pld di unire le due camere in una mi sembra già un primo passo indispensabile. Poi immagino già le solite litanie, sulle garanzie pensate dai nostri Padri Costituenti. Anche basta con sti santi e cerchiamo di avere finalmente il coraggio di dire che per mettere assieme il diavolo e l’acqua santa hanno fatto tanti danni. Nessuno ha due camere che fanno lo stesso lavoro. E anche pensare a una seconda camera che si occupa delle regioni (tipo Germania) è ormai superato. Dobbiamo pensare a una confederazione europea non a una italiana.
Come può essere democratica e efficiente una sola camera? Intanto dobbiamo partire da una legge elettorale adeguata. In qualsiasi dei casi dovrebbe essere ora di finirla con queste velleità maggioritarie che alla fine comunque riescono a mettere assieme partiti diversi che per governare si tappano il naso e accettano il peggio dai compagni di viaggio con il risultato che nell’insieme l’Italia si becca tutto il peggio del peggio.
Inutile girarci intorno l’unico sistema democratico vero è quello proporzionale puro. E ricordiamo che nel nostro paese è riuscito a governare per decenni. Per accettarlo però bisogna uscire dallo schema tradizionale di pensiero. Intanto veniamo all’altro lato del problema. Il governo. A mio umile (e folle) avviso dovrebbe essere sganciato dall’elezione della camera. Può esserlo in tanti modi. Formazione in parlamento? Premierato? Non mi scandalizza niente, va bene tutto.
Voglio invece tornare alla promulgazione delle leggi. Qui credo che servirebbe veramente una rivoluzione di pensiero.
Guardiamo il problema principale. Ci rendiamo conto che esistono una quantità enorme di provvedimenti per il paese che potrebbero essere facilmente attuate se non fossero legate ai problemi di partito e di maggioranza?
Se solo riuscissimo a uscire dal campo di calcio, non sarebbe difficile capire che alcune cose, quelle che si aspettano da anni, se fossero proposte in Parlamento fuori dalle maggioranze e dai partiti sarebbero approvate in un giorno.
Mi spiego meglio, qui non si stratta di cambiare solo il sistema politico, quello viene dopo, qui si tratta di cambiare la mentalità politica. Sogno? Certo sogno, lo so bene, eppure provate a pensarci. Questa sarebbe vera democrazia. Poi voglio vedere se avrete ancora il coraggio di chiedere a Calenda o a Marattin: da che parte stai? Credo che vi vergognereste di chiederlo e la risposta sarebbe solo: sto dalla parte del paese.

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