Facciamo un po’ di retro-storia. Torniamo al 2018 e a un importante G7. Era inizio Giugno, in Usa presiedeva Trump. Lo stesso di oggi. In Italia presiedeva un illustre sconosciuto fino a qualche giorno prima a cui era sconosciuta la politica. Negli stessi giorni aveva risposto ai giornalisti: non fatemi domande a cui non so rispondere.

Di fatto il Presidente a differenza di tutti gli altri Capi di Stato non aveva sfilato sul Red Carpet da solo, ma accompagnato dal suo tutore e così fu in tutte le riunioni internazionali. Il tutore era chiaramente un grande esperto di politica nazionale e internazionale, conosciuto in tutto il mondo per… non si sa. Come non si sa niente oggi di che fine abbia fatto Rocco Casalino.

Perché mi viene in mente oggi? Per la proposta della Von Der Leyen di azzerare i dazi reciprocamente. Trump nicchia, ma non è detto che non si possa trattare.

Ecco, la stessa proposta fu avanzata da Trump proprio in quel vertice del Giugno 2018. Fu negata per il dissenso di pochi capi di stato, fra cui appunto Rocco Casalino.

Ricordiamo invece la storia dei dazi del momento. La presentazione scenica di Trump dei nuovi dazi, è solo una fase avanzata della prima. Il 12 Marzo Trump ha annunciato i dazi su acciaio e alluminio. L’Europa ha risposto con una serie di contro-dazi con due date di entrata in vigore del 15 Aprile e 15 Maggio 2025 e la cui approvazione era prevista per domani.

Quello che scrivo non cambia nulla nei fatti e la situazione rimane difficile, solo che questi particolari mi sembra che manchino dal dibattito, soprattutto dei media e di parte della politica che, come al solito è ridotta a puro gossip.