Immaginate di aprire il telegiornale nel 2045 e sentire questo annuncio: “Buonasera, Italia! Oggi è il giorno in cui la politica italiana si prepara a fare un passo decisivo verso il futuro: un robot è stato eletto Presidente del Consiglio dei Ministri.”
Non è una battuta, non è fantascienza. Dopo anni di disfunzioni politiche e crisi di governo, finalmente una soluzione efficiente, precisa e, soprattutto, infallibile: C3-Pennino, il primo premier artificiale. Con i suoi 10 processori e un algoritmo in grado di risolvere la questione delle pensioni in meno di 30 secondi, è pronto a guidare il Paese verso l’era digitale.
Al suo insediamento, il nuovo premier ha fatto un discorso che ha fatto impazzire i social media. “Non ci saranno più ritardi nelle leggi. Non ci saranno più promesse non mantenute. Non ci saranno più scandali,” ha detto. E con un sorriso che si poteva solo intuire grazie al suo display LCD, ha aggiunto: “Tutto il resto è solo un bug temporaneo.”
Gli oppositori non sono entusiasti. “Non possiamo permettere che un algoritmo prenda decisioni per noi!” esclamano, mentre uno di loro cerca di spegnere il robot dalla console del Parlamento con il comando “Ctrl + Alt + Del” (fallendo miseramente).
Ma C3-Pennino sembra avere un vantaggio decisivo: nessun conflitto di interesse. Non ha familiari, non ha amici, e soprattutto, non ha bisogno di finanziamenti per la campagna elettorale. E la sua posizione in politica? Sempre costantemente aggiornata con le ultime informazioni, e senza mai un cedimento sotto pressione.
Al primo consiglio dei ministri, l’ordine del giorno è stato gestito con una velocità straordinaria: decreti approvati in 0,004 secondi, pareri legali in tempo reale, e una revisione del codice fiscale che ha fatto impallidire anche gli esperti di economia.
Il popolo italiano è diviso. C’è chi è entusiasta della precisione, chi è terrorizzato dalla perdita di identità politica. “Almeno non racconta barzellette durante i discorsi pubblici,” dicono alcuni. “Ma chi avrà il coraggio di dirgli che il suo algoritmo non funziona?” si chiedono altri.
L’unica cosa certa è che, in un Paese che fatica a stabilire un governo stabile, un robot potrebbe davvero essere la soluzione perfetta. O forse no. Intanto, l’opposizione sta preparando un aggiornamento per il firmware del governo. E si sa, gli aggiornamenti possono essere rischiosi.
Si scherza ovviamente….. 🙂
Dimmi in che scheda sta il robot, io lo voto!
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